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Esiste un principio nel quale crediamo fortemente: il fruitore di un servizio conosce cosa vuole da quel servizio meglio di chi lo eroga.
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E’ così che Pro Call è venuta al mondo. Prima di essere un'azienda Pro Call è stata un cruccio, un’idea, un sogno.
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Un seme germogliato fra le tante esigenze disattese da parte dei call center che erano sul mercato nel momento in cui chi l'ha fondata era committente e non fornitore e non si capacitava di come le proprie richieste fossero sistematicamente sottovalutate o fraintese.
Se esiste un motivo per il quale un committente dovrebbe scegliere o quanto meno testare Pro Call è proprio questo. L’orientamento più all’obiettivo che non a facili fatturati.
Così, nel 2008, Pro Call viene alla luce e via via si rafforza limitando al minimo il turnover e di conseguenza accrescendo la professionalità di chi di Pro Call fa il suo mestiere. |
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Abbiamo l’orgoglio di dire che da noi questo "mestiere" non viene interpretato come un luogo transitorio e di espiazione in attesa di un lavoro migliore.
Oggi Pro Call vanta un organico di circa 60-70 collaboratori (e non semplicemente “operatori”) grazie alla cui professionalità nessuna sfida in termini di servizio è davvero impossibile.
Nel mercato dei Call Center gli “operatori” sono tipicamente considerati come odierni operai da catena di montaggio. Pro Call è sempre partita invece dal presupposto inverso, e cioè che i risultati fossero un sintomo, e che fosse inutile lavorare direttamente su quelli senza aver tentato dapprima di motivare il gruppo, di farlo crescere, di incentivarlo.
Quanto più un essere umano che sceglie di lavorare con noi è motivato alla crescita e al gruppo, tanto più renderà. Questo è il nostro assioma. |
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Produttività
Il dinamismo e la costante analisi dei risultati genera quella che noi chiamiamo
“elettricità”. Un luogo di successo non si vede, si sente. |
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Ricerca
La metodologia e la disciplina sono parti essenziali di un sistema che funzioni. Al contempo ogni successo è da noi inteso sempre come una “tappa” verso il traguardo della perfezione, che come tale, è irraggiungibile. Questo, nella nostra filosofia, deve sempre produrre risultati migliori dei precedenti e peggiori dei successivi. |
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Oculatezza
Chiunque persegua risultati è proteso verso gli obiettivi. Ma chi è proteso esclusivamente verso gli obiettivi talvolta può perdere di vista la qualità e l’attenzione verso il cliente. Anche e soprattutto quello che dice “no”. E’ nell’arte di sapere coniugare professionalità ed entusiasmo che si annida l’embrione del successo. |
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Confronto
Non passa giornata nella quale pur certi come siamo della nostra identità non ci domandiamo cosa stia capitando sul mercato e cosa i nostri concorrenti offrano. Tutto questo non nella finalità dell’emulazione ma di una sana competizione. |
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Ambiente
Chi può realmente dire di essere felice, svegliandosi al mattino, di andare proprio dove sta per andare? Noi ci siamo ripromessi che fintanto che la risposta a questa domanda sarà “Sì”, dovremo trattare la nostra empatia di gruppo come si fa con una magia, con la delicatezza con cui si dovrebbe maneggiare qualcosa di prezioso. |
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Limpidezza
Dentro e fuori. Noi siamo di quelli che hanno orgoglio nel fatto di saper dire “no” quando è il caso di dirlo. Un committente o un collaboratore sapranno sempre, per questa ragione, di non doversi aspettare sorprese nel futuro per fraintendimenti di base. |
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Lealtà
Può questa parola avere ancora una sua valenza, oggi, nei tempi che viviamo? Noi abbiamo scelto di spegnere la TV e di vivere il mondo come un territorio dove crescere, coltivare e se possibile, vincere. Tutto nel rispetto di quegli interlocutori che non devono mai essere un mezzo, ma compagni di percorso. Perché crescere da soli quando è possibile condividere successi e fatiche? |
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Primo confronto con il cliente: raccolta delle informazioni
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Analisi della situazione: esigenze del committente e strumenti necessari alla loro soddisfazione. Determinazione delle risorse necessarie e conseguente definizione di una proposta.
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Secondo confronto con il cliente: Proposta di un modello operativo e definizione di un test conoscitivo
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Fase di test: identificazione degli interlocutori interni al committente e in Pro Call. La buona comunicazione è l’olio in assenza del quale un motore non funziona o si inceppa.
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Terzo confronto con il cliente: esibizione dei risultati e riproponimenti per il futuro. Questa è l’unica fase che ci vede, qualora confermati, festeggiare per un accordo. Un “Sì” dev’essere impegnativo per noi, non per chi in noi crede senza conoscerci. |
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Una cosa è progettare un percorso, un’altra è immaginare il luogo dove si vorrebbe essere senza che nulla di ciò che si vede al momento possa lasciarne presagire il raggiungimento.
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Noi siamo così: abbiamo sognato un luogo e determiniamo i nostri passi in funzione di
quel luogo.
Annusare il futuro significa ardire. E se ad ardire sono dei professionisti che vivono di
entusiasmo, nulla è illegittimo nel bouquet dei progetti possibili. Nemmeno immaginare di
poter divenire un nuovo riferimento nello standard operativo e commerciale dei contact
center italiani da qui a pochi anni. |
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